Buongiorno,
sono una ex lavoratrice frontaliera che ha terminato di lavorare in Svizzera alla fine di marzo, per iniziare una attività dipendente in Italia. Vorrei alcuni chiarimenti in merito ad una serie di documenti che ho ricevuto dall’assicurazione secondo pilastro, in particolare mi sembra che l’assicurazione mi chieda dove versare l’importo che ho versato, cosa devo fare? Le invio in allegato la documentazione ricevuta.
Grazie, Antonella R, Valmorea.
Gentile signora Antonella,
il certificato di previdenza che mi ha inviato indica l’avere di vecchiaia accumulato presso l’assicurazione secondo pilastro, aggiornata alla data di cessazione dell’attività lavorativa in Svizzera. Il certificato assicurativo indica due valori: “Secondo LPP” e “Totale”. Il primo indica l’importo accumulato nel rispetto delle disposizioni di legge obbligatorie (parte obbligatoria), il secondo indica invece l’importo complessivamente accumulato. La differenza tra l’importo “Totale” e l’importo “Secondo LPP” in termini tecnici è chiamato “parte sovra obbligatoria”. Nella mail ha scritto che ha iniziato a lavorare in Italia, in questo caso ha la possibilità di ritirare immediatamente la parte sovra obbligatoria, mentre la parte obbligatoria deve restare in Svizzera. Se dovesse decidere di ritirare la parte sovra obbligatoria, occorre attenersi a quanto indicato nel promemoria allegato al conteggio, in particolare al punto “Trasferisco il mio domicilio in uno Stato membro dell’UE/AELS e rimango assoggettato/a ad una assicurazione obbligatoria per la vecchiaia l’invalidità e il decesso”: portando in uno dei nostri uffici la documentazione richiesta, in particolare: certificato di residenza, dichiarazione di annullamento del permesso di lavoro frontaliero, se coniugata conferma/accettazione firmata dal coniuge, possiamo provvedere all’inoltro della richiesta.
Per quanto concerne invece la parte obbligatoria dell’assicurazione, le attuali disposizioni di legge prevedono la possibilità di ritiro all’età di pensionamento, al massimo 5 anni prima. Nel suo caso, avendo compiuto 40 anni, il pagamento in contanti della parte obbligatoria al momento non è possibile, di conseguenza il capitale deve restare in Svizzera su un conto bloccato (conto di libero passaggio o polizza di libero passaggio). L’istituto di previdenza le da tre possibilità di scelta: aprire una polizza di libero passaggio presso la loro assicurazione, aprire un conto di libero passaggio presso una banca, oppure far trasferire l’importo presso la Fondazione Istituto Collettore, quest’ultimo è l’ente appositamente creato per la gestione di tutte quelle posizioni dell’assicurazione secondo pilastro di ex lavoratori in Svizzera, che non hanno ancora perfezionato i requisiti per ottenere una prestazione previdenziale da parte della previdenza professionale. Le principali differenze tra le alternative proposte riguardano i costi di gestione e gli interessi riconosciuti, anche in questo caso ti aiuteremo nella scelta, in quanto ultimamente sono state introdotte nuove soluzioni di investimento delle prestazioni di libero passaggio che consentono di beneficiare di interessi vantaggiosi.
Da ultimo ritengo opportuno evidenziare che le prestazioni erogate dalle assicurazioni professionali per il secondo pilastro sono soggette a tassazione, a dipendenza della normativa fiscale in vigore nel proprio paese di residenza.
Per quanto concerne i lavoratori residenti in Italia, le legge attualmente in vigore stabilisce che le prestazioni derivanti dalla previdenza collettiva del secondo pilastro svizzera, debbano essere soggette ad una ritenuta d’imposta del 5%, se le stesse sono versate in Italia. L’imposta deve essere trattenuta direttamente dagli istituti di credito italiani che ricevono il capitale o la rendita.
Purtroppo non è stato ancora risolto il problema della tassazione delle medesime prestazioni versate in Svizzera, in questo caso la direttiva dell’agenzia delle Entrate italiana stabilisce che, fermo restando l’obbligo di dichiararli al fisco italiano, questi redditi debbano essere soggetti a ordinaria, di conseguenza con aliquote decisamente superiori al 5%, previsto se il versamento avviene su conto bancario italiano.
Spero di avere risposto alle sue domande, i nostri uffici restano a disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti,
Roberto Crugnola
Coordinatore INAS CISL SVIZZERA
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