“Il patronato ha da sempre rappresentato un’esperienza importante di coesione sociale, di solidarietà e sussidiarietà”: cosi- il 13 settembre 2019 a Roma– la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha descritto il lavoro dell’Inas Cisl, l’istituto che ha compiuto ben 70 anni e che ha dato il via alle celebrazioni con un un incontro dedicato ai propri operatori più giovani.
“Solo nel 2019, 4 milioni di persone hanno varcato la soglia dei nostri uffici in Italia e nel mondo. Di questi, ben 2 milioni hanno deciso di aprire una pratica, affidandosi a 1.184 esperti nell’ambito previdenziale e socio-assistenziale, 331 comandati e 3.148 collaboratori volontari”: con questi numeri, Gigi Petteni, presidente dell’istituto, ha raccontato la “rivoluzione di prossimità solidale” che l’istituto porta avanti ogni giorno.
In 700 sedi e 922 recapiti in tutta Italia e in 20 Paesi all’estero, l’attività di coesione sociale dell’Inas da gennaio ha registrato 250.000 interventi per pratiche di sostegno al reddito; oltre 130.000 procedure di invalidità civile; 59.000 richieste di prestazioni per mamme e papà e 89.000 per i nuclei familiari; più di 17.000 per misure di contrasto alla povertà.
Rivolgendosi ai giovani operatori presenti, la segretaria generale della Cisl li ha ringraziati: “Voi coniugate professionalità e capacità di sentire come preziose le parole delle persone che si rivolgono a noi. Voi giovani create un legame tra generazioni, ascoltando i più anziani che entrano nei nostri uffici”, ha detto.
Proprio grazie alla passione di tutti gli operatori, il patronato accetta oggi la sfida di riallacciare la trama di “un welfare scollegato, progettando e condividendo soluzioni che mettano persona al centro di un sistema di risposte a 360° anche su welfare contrattuale, previdenza complementare e periferie, insieme alla Cisl”, ha concluso Gigi Petteni.