Resoconto 2020 per l’operato dell’Istituto Inas Cisl. Il Presidente Nazionale Petteni afferma con soddisfazione i risultati ottenuti: “Negli ultimi 12 mesi oltre 2 milioni di persone si sono affidate a noi per accedere a supporti fondamentali; le attività che si sono concluse con l’effettivo riconoscimento di questi diritti sono aumentate, segno di una qualità del nostro lavoro sempre in crescita e non abbiamo ancora chiuso il mese di dicembre; le procedure aperte registrano un forte incremento – ha spiegato il Presidente del patronato – Ma non sono le cifre a raccontare davvero di un anno vissuto in prima linea in cui, insieme alla Cisl, abbiamo declinato in tempo di crisi la missione di solidarietà che ci accomuna”.
Anche la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ha ribadito la necessità di supportare la disuguaglianza sociale ancor più delineata dal lockdown: “Precarietà, giovani emarginati, famiglie in affanno, industria da ridisegnare. Serve un progetto Paese condiviso con le parti sociali” L’impegno dell’Inas è stato notevole in questo anno 2020 caratterizzato dalla grave emergenza sanitaria e nello stesso tempo, la nascita di nuovi bisogni sociali a cui rispondere concretamente.
Operatori e responsabili Inas, hanno cercato di trovare nuove soluzioni di assistenza per venire incontro alle esigenze dell’utenza in questo periodo di crisi e garantire, nonostante tutto, un’assistenza di qualità: “Di fronte alla crisi abbiamo dimostrato – ancora una volta – che siamo protagonisti essenziali di un sistema di sussidiarietà e ci auguriamo di poter portare avanti questa missione con il giusto riconoscimento da parte dello Stato, per continuare a essere ancora promotori di coesione sociale” ha aggiunto il Presidente Petteni.
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