Egregio patronato,
il prossimo mese di giugno compirò 65 anni, ho lavorato 5 anni in Svizzera ed al momento sono purtroppo senza occupazione, da un anno beneficio dell’APE Sociale in Italia per un importo di circa 1000 euro mensili, in quanto ho esaurito le prestazioni di disoccupazione, non raggiungo i requisiti per la pensione anticipata dovrò attendere la pensione di vecchiaia, che però potrò percepire dall’Italia solamente al compimento dei 67 anni. Dato che difficilmente riuscirò a trovare un lavoro fino al pensionamento, volevo sapere se nel frattempo potevo inoltrare domanda di pensione di vecchiaia svizzera. Vi ringrazio in anticipo per la risposta. Michele R., Germignaga
Caro Michele,
L’APE sociale è un sussidio economico concesso ad alcune categorie particolari di lavoratori che li accompagna fino alla pensione di vecchiaia. L’Ape Sociale è pari all’importo della pensione che sarebbe spettata al momento in cui si presenta la domanda, nel limite massimo di 1.500 euro mensili.
Per chi beneficia dell’ape sociale con decorrenza fino al 2023, la prestazione è compatibile con i redditi da lavoro conseguiti successivamente alla sua decorrenza, entro il limite 8.000 euro lordi all’anno per lavoro dipendente e di 4.800 euro lordi per chi svolge lavoro autonomo. Invece, per coloro che acquisiscono i requisiti di accesso nel 2024 l’indennità decade in presenza di attività lavorativa dipendente o autonoma con qualsiasi reddito, mentre rimane compatibile in caso di lavoro autonomo occasionale con redditi non superiori a 5.000 euro lordi annui. L’indennità spetta fino al raggiungimento dell’età pensionabile. A questo punto, il lavoratore dovrà presentare comunque la domanda di pensione. In altre parole l’Ape Sociale decade dal momento in cui sorge il diritto al beneficio di altro trattamento pensionistico diretto, compresa la pensione di vecchiaia erogata da stati esteri.
Il danno sarebbe importante nel tuo specifico caso, in quanto rinunceresti all’attuale entrata di 1’000 euro per ottenere una pensione svizzera non superiore a 250 franchi mensili. Al fine di evitare l’insorgere di prestazioni indebite in Italia, è opportuno chiedere il differimento della pensione svizzera, la domanda di rinvio deve essere presentata al massimo entro l’anno dall’insorgere del diritto (prima del compimento dei 66 anni per gli uomini e 65 anni per le donne), ti consiglio di conseguenza di rivolgerti nei nostri uffici per presentare l’apposita domanda.
Infatti in caso di mancata presentazione della richiesta di differimento della decorrenza, la rendita svizzera avrà sempre decorrenza dal compimento dei 65 anni di età (64 anni per le donne nate nell’anno 1960), di conseguenza anche presentando domanda di pensione contemporanea in Italia e Svizzera al compimento dei 67 anni di età, la pensione svizzera verrebbe erogata con il pagamento degli arretrati a partire dal compimento dell’età di pensionamento. Solo optando per il rinvio la decorrenza della rendita svizzera non sarà più all’età ordinaria, potremo quindi presentare domanda di pensione di vecchiaia svizzera in contemporanea con la pensione di vecchiaia italiana e con la medesima decorrenza, senza incorrere in richieste di indebito da parte dell’INPS.
Per ulteriori informazioni ti invito a prendere contatto con i nostri uffici in Italia per quanto concerne la prestazione italiana, mentre ti invio con comunicazione separata la lista dei documenti necessari per la presentazione della domanda di posticipo della pensione svizzera.
Danilo Arcuri
Responsabile INAS Lamone e regione
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