Sono iniziate le celebrazioni con un incontro dedicato ai più giovani operatori del patronato cui era presente la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan che si è confrontata con loro in un interessante dialogo sul futuro del patronato.
Le celebrazioni sono proseguite, il 14 settembre, con la partecipazione di Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl. “L’Inas – ha detto – è una grande rete umana, un’insostituibile infrastruttura sociale che ogni giorno sostiene quanti vivono in condizioni di povertà e di non autosufficienza. È una grande comunità di persone al servizio degli altri”. Sbarra nel suo intervento ha poi ricordato un importante protagonista della storia dell’Inas come Melino Pillitteri al quale è stata intitolata una sala. “La progettualità ed il vigore di Pillitteri – ha detto Sbarra – sono eredità morale che il patronato ha saputo coltivare. L’Inas oggi è imprescindibile per dare risposte a milioni di persone e famiglie che non hanno a chi chiedere aiuto”.
Storico ex presidente dell’Inas Cisl, figura di enorme rilievo nella storia del patronato, Melino PIllitteri , oltre che dal giornalista Guido Costa che ne ha ricostruito il percorso umano e sindacale, è stato ricordato anche dagli ex segretari generali della Cisl, Franco Marini e Sergio D’Antoni: “Ha messo la sua capacità di comprensione della società al servizio del sindacato e del patronato” ha detto Marini. “”Se c’è uno strumento che “si fa prossimo” è l’Inas. Pillitteri ha dato fortissimo impulso a questa capacità anche all’estero” ha detto D’Antoni.
“Solo nel 2019, 4 milioni di persone hanno varcato la soglia dei nostri uffici in Italia e nel mondo. Di questi, ben 2 milioni hanno deciso di aprire una pratica, affidandosi a 1.184 esperti nell’ambito previdenziale e socio-assistenziale, 331 comandati e 3.148 collaboratori volontari”: con questi numeri, Gigi Petteni, presidente dell’istituto, ha raccontato la “rivoluzione di prossimità solidale” che l’istituto porta avanti ogni giorno.